Carbon footprint
32 Via dei birrai ormai da anni ha fatto del rispetto per l’ambiente un vera e propria missione aziendale. Questa massima attenzione è testimoniata da alcune scelte quali l’uso di energia rinnovabile certificata e il riutilizzo delle trebbie come alimento per allevamenti selezionati. Fedele a questa linea, l’azienda ha promosso, prima in Italia, uno studio sulla carbon footprint (impronta di carbonio) dei propri prodotti. La ricerca è stata condotta dalla Cloros srl di Villafranca (Verona), e prende in considerazione l’intero ciclo di vita delle linee di birre artigianali relativamente all’anno 2014.
Che cosa è la carbon footprint?
La carbon footprint (CF) di un prodotto è un indicatore di impatto ambientale che mira a quantificare le emissioni o rimozioni di gas a effetto serra di un sistema prodotto, e quindi a calcolare il potenziale di riscaldamento globale del prodotto analizzato. Il ciclo di vita è analizzato ripercorrendo gli impatti connessi col prodotto in ogni sua fase, ovvero dalla produzione e approvvigionamento delle materie prime, alla produzione, utilizzazione e infine smaltimento, includendo in ognuna di queste fasi gli impatti ambientali derivanti dal trasporto.
I processi analizzati sono stati organizzati in tre fasi:
- PROCESSI UPSTREAM: si tratta di tutti i processi a monte del processo produttivo vero e proprio, riguardanti la produzione delle principali materie prime utilizzate (produzione del packaging, coltivazione e lavorazione di orzo, farro e luppolo, altre materie prime ecc.)
- PROCESSI CORE: includono tutti i processi di birrificazione, dall’ingresso delle materie prime nello stabilimento all’uscita della birra finita e imbottigliata, compresa di packaging secondario (consumi energetici e idrici, scarti di produzione, emissioni di gas refrigeranti degli impianti frigoriferi, trasporto ai centri di smaltimento e smaltimento dei rifiuti generati, trasporto di tutte le materie prime)
- PROCESSI DOWNSTREAM: riguardano il prodotto finito che lascia lo stabilimento di produzione (distribuzione al cliente, riciclo, incenerimento e smaltimento del packaging primario e secondario)
L’analisi dei carichi ambientali della fase CORE è stata sviluppata utilizzando dati primari forniti dall’azienda sulla produzione di birra relativi all’anno 2014, mentre per quanto riguarda le fasi di coltivazione e lavorazione di orzo, farro e luppolo, la produzione del packaging e altre materie prime, sono stati utilizzati dati di tipo secondario provenienti da letteratura scientifica o dal database EcoInvent.
L’unità funzionale assunta come punto di riferimento è la bottiglia della capacità di 0,75 l, comprensiva di packaging.